Giovanni Pontini
(Venezia, 14 agosto 1915 – 8 marzo 1970)
"Nane" Pontini, così era conosciuto da tutti, vive la sua infanzia a Venezia e fin da bambino sente viva la necessità di dar vita all'espressività che sente fortissima, al punto di procurarsi la creta dagli scavi delle strade, dalla quale traeva le prime forme.
Antifascista da subito, chiamato alle armi, partecipa al secondo conflitto mondiale imbarcato tra Grecia ed Albania, contro la sua volontá, e si rende protagonista di un ammutinamento, che gli costerá un periodo di prigionia militare. Si unirá poi alla lotta Partigiana veneziana durante la Liberazione.
Uscito dalla guerra si avvicina all'arte da autodidatta, affascinato dalla pittura e dalla grafica di Georges Rouault.
Ben presto egli si farà conoscere nell'ambiente artistico veneziano per la sua schiettezza e per la forza della sue immagini di pescatori, di operai, di lavoratori, caratterizzate da un profondo impegno sociale e dalla grandiosità plastica delle figure.
Intanto, in occasione delle diverse Biennali a cui partecipa, ha modo di entrare in contatto con l'opera di Gino Rossi, dei muralisti messicani (tra i quali apprezzerà soprattutto Josè Clemente Orozco) e di Constant Permeke.
A partire dal 1948, inizia a esporre le proprie opere, esordendo quindi nel 1952 alle annuali Collettive dell'Opera Bevilacqua La Masa a Venezia, alle quali sarà presente anche nel 1953, 1954, 1957, 1958, 1959, 1961 e nel 1964.
Avvicinatosi a partire nel 1954 al movimento realista, verrà elaborando una personale figurazione di matrice espressionista, nutrita della lezione di Courbet, ma aperta altresì all'aspro plasticismo di Sironi. In questi anni, oltre a grandi composizioni di figura e a numerose nature morte, dipinge una vasta serie di paesaggi industriali d Marghera e di Dalmine.
Nel frattempo partecipa nel 1952 alla Quadriennale di Roma e viene invitato al Premio Arbiter a Trieste e al Premio Michetti a Francavilla a Mare.
Nel 1953 prende parte al Premio Burano e tiene una importante personale presso la Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia.
Nel 1955 tiene una personale presso la Galleria Santo Stefano di Venezia, nell'anno successivo espone alla Biennale e prende parte al Premio Dalmine a Bergamo, al Premio di Pittura Golfo di La Spezia, al Premio Burano, al Premio Villa San Giovanni e al Premio dell'Antoniano di Bologna.
Nel 1956 un suo breve soggiorno in Calabria è testimoniato dalla realizzazione di una serie di paesaggi. Nel frattempo ha conosciuto il collezionista Attilio Arduini che apprezza la sua opera e decide di sostenerlo offrendogli un contratto che gli consentirà di dedicarsi alla pittura con maggior assiduità.
Nello stesso anno prende parte, con 3 opere di grande formato, alla XXVIII Biennale di Venezia; vengono esposte "La Grande Ciminiera", "La Montecatini a Marghera" e "Le due Ciminiere".
Nel 1957 tiene due significative personali: alla Galleria Schneider di Roma, presentato da Berto Morucchio, e alla Galleria La Colonna di Milano presentato da Raffaele De Grada.
Nel 1958 espone nuovamente alla Quadriennale e tiene una importante personale presso la Esther Robles Gallery di Los Angeles.
L'anno successivo prende parte alla Triveneta di Padova e tiene una personale presso la Galleria Rossoni di Trieste presentato da Luigi Ferrante, ha altresì una personale alla Fondazione Bevilacqua La Masa, dove tornerà ad esporre anche nel 1961.
Nel 1964 tiene due importanti personali, ancora alla Galleria Rossoni di Trieste e alla Galleria Jesulum - Centro Internazionale d'arte a Jesolo, prende inoltre parte al Premio Terraferma a Mestre.
Nel 1965 ha una personale alla Bevilacqua La Masa, presentato da Armando Pizzinato. Nel frattempo la sua pittura è andata evolvendosi in una sempre più marcata sintesi espressiva, avvicinandosi anche a nuovi temi quali le Draghe e le Cattedrali-Altoforno.
Nell'aprile 1969 tiene una importante personale presso la Galleria Comunale di Arte Contemporanea ai Molini di Portogruaro.
Muore a Venezia l'8 marzo 1970.
Nel 1975 la Galleria d'Arte San Marco a Venezia gli ha dedicato una retrospettiva presentata da Paolo Rizzi. Del 1978 è la vasta Retrospettiva alla Fondazione Bevilacqua La Masa, introdotta in catalogo da scritti di Armando Pizzinato, Giorgio Trentin e da un ampio testo critico di Toni Toniato.
Nel dicembre del 1990 si tiene una retrospettiva presso il Centro D'Arte di Mestre, a cura del Circolo Culturale Gruppo 5, con il contributo del Comune di Venezia e della Cassa di Risparmio di Venezia.
Nell'ottobre 2006 gli viene dedicata una mostra ai Molini di Portugruaro introdotta da un ampio catalogo steso da Dino Marangon.
Nel 2007 vengono dedicate a Pontini una mostra alla scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia, presentata da Ennio Pouchard, una alla galleria civica "Vittorio Emanuele II" in Villa Croze a Vittorio Veneto, e una a settembre nella galleria "Luigi Sturzo" a Mestre presentata da Giulio Gasparotti.
Nel 2008 si tiene presso la Sala Badoer della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia una nuova mostra dedicata a Pontini e ad Ennio Finzi, dal titolo "Dal Mecenate al Collezionista nella Ricerca dell'Astratto e del Reale".
Sempre nel 2008 viene allestita una mostra presso il Palazzo delle Nazioni, sede delle Nazioni Unite a Ginevra, nell'ambito della Conferenza dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro.
Pontini è stato altresì invitato a partecipare a numerose rassegne all'estero, tra le quali:
Mostra Internazionale d'Arte a Deauville (Francia)
Mostra Internazionale di Pittura a Reims (Francia)
Mostra Internazionale di Pittura a Dijon (Francia)
Mostra Internazionale d'Arte (Marocco)
Mostra Internazionale d'Arte a Mosca (Russia)
Mostra di Pittori Veneti Contemporanei presso la Galleria d'Arte Moderna di Zagabria
Mostra Internazionale d'Arte Ultimo decenniodel realismo in Italia presso la Galleria d'Arte di Bucarest (Romania)
Mostra Internazionale di Pittura Works of Top Contemporaries, presso la Palos Verde Gallery a MIdland (Texas)
Bibliografia essenziale
Oltre ai già citati, hanno scritto su Giovanni Pontini:
B. Morucchio in Diorama N°12, Mantova genn-febbr 1957.
Antonio Del Guercio: Giovanni Pontini, in Il Contemponaneo N°5, Roma 22 giugno 1957.
D. Marangon Le Venezie, in La Pittura in italia. Il Novecento/2, a cura di C. Pirovano, Electa Milano 1993.
G. Bianchi, Giovanni Pontini (scheda bio-bibliografica), in testo sopraccitato.
T. Toniato - A. Pizzinato in Giovanni Pontini, Catalogo Retrospettiva Galleria Bevilacqua La Masa Venezia 1978
E. Pouchard - F. Girardello in Giovanni Pontini Forza Lavoro, Fondamenta Treviso 2007
E. Pouchard in Art Now, numero II, anno II, 2019
Giovanni Pontini
Giovanni Pontini nel suo studio, anni '60
Pontini all'inaugurazione della sua personale alla Fondazione Bevilacqua La Masa, 1965
Da sinistra: Finzi, Rampin, Zennaro e Pontini alla Fondazione Bevilacqua La Masa, fine anni '50
Ennio Finzi e Pontini nel magazzino del signor Arduini, 1955